USO IMPROPRIO DELL’APPLICATIVO EXCEL
Già da qualche tempo è in uso, o meglio viene imposto, il programma Excel per la scrittura dei testi per il doppiaggio. Excel! Un foglio di calcolo! Quella che inizialmente sembrava soltanto una bizza originata dalla fervida fantasia di taluni committenti – in particolare quelli multinazionali – e che si credeva/sperava sarebbe finita presto su un binario morto è, al contrario, una modalità sempre più spesso richiesta.
Come tutti sanno, l’applicativo Excel è destinato alle operazioni di calcolo.
Come tutti sanno, ci sono altri e migliori programmi per la video scrittura.
È pur vero che sui testi destinati alla sala di doppiaggio è necessario operare alcuni calcoli: conteggio delle righe, degli anelli, del numero dei personaggi e delle relative voci, ma è altrettanto vero – come ogni assistente al doppiaggio sa perfettamente – che gli stessi calcoli sono possibili con relativa facilità in un qualsiasi word processor.
Pare che Excel risponda all’esigenza dei committenti di leggere nello stesso file le traduzioni/adattamenti dei testi nelle diverse lingue di arrivo dell’audiovisivo originale. Un’esigenza, insomma, di ordine meramente pratico che però aumenta e peggiora di molto il tempo di lavoro dell’adattatore-dialoghista, il quale si ritrova ad armeggiare fra righe e colonne e a dover inserire il testo in anguste celle in cui la formattazione, la semplicità di scrittura, di rilettura e di correzione sono fortemente sacrificate. Senza contare, a quel punto, il dover trasgredire alle regole del Contratto Collettivo del Doppiaggio.
Non si tratta in questo caso di avversare l’introduzione di una nuova tecnologia.
Non abbiamo difficoltà ad ammettere che, quando è stato abbandonato il lavoro in moviola, i meno giovani fra i colleghi dialoghisti hanno certamente dovuto compiere qualche sforzo per adattarsi all’uso prima del videoregistratore, poi del DVD e, più avanti, dei lettori multimediali, ma in ciascuno di quei passaggi è stata davvero incrementata la produttività e sono stati effettivamente abbassati i costi di produzione.
Ben vengano le nuove tecnologie quando producono miglioramenti significativi!
Ora, imporre un programma destinato al calcolo per elaborare un testo rappresenta un insensato escamotage e non certo l’introduzione di una nuova e più efficiente tecnologia.
Tra gli associati ci si domanda come sia possibile che la storica e consolidata organizzazione del doppiaggio italiano accetti supinamente tali imposizioni.
AIDAC chiede ai soci, ai colleghi ma anche a tutti gli operatori del settore di rifiutare definitivamente tale assurda pratica.
Il Consiglio Direttivo di AIDAC
Roma, 26 luglio 2022